5 consigli pratici che (secondo me) si dovrebbero seguire per realizzare video a tema boardgame

Emanuele è l’uomo che sta dietro ai nostri splendidi video; film-maker professionista, in questo pezzo ha deciso di svelare i suoi principali segreti per realizzare degli ottimi video a tema boardgame. Se siete interessati a fare video di questo tipo, suggerisco di leggere con attenzione..

Di Emanuele Colognese

Salve a tutti! Sono Emanuele, membro dell’Associazione Ludica Ludoverse, nonché film-maker e montatore video dei contenuti video del canale della nostra associazione, forse vi ricorderete di me per film come… aspetta… ah no, quello è Troy McClure de I Simpson, scusate! [coff-coff]. Dicevamo… oggigiorno un mezzo essenziale per comunicare è senza dubbio il prodotto audiovisivo, oramai chiunque ha la possibilità di disporre di mezzi tecnici, sia amatoriali che professionali, per realizzarne uno e dato che in questo blog trattiamo di giochi da tavolo, perché non dare qualche consiglio pratico su come realizzare un video su questo argomento? Se siete degli appassionati e volete cimentarvi nella divulgazione ludica con video su YouTube, Facebook, Vimeo ecc… questo articolo fa al caso vostro!

Il maestro all’opera


Prima di iniziare ci tengo a fare una piccola premessa di carattere tecnico.


Il lavoro di un film-maker o di un videomaker è pressoché uguale. Diciamo che un film-maker tende di più a realizzare un progetto che si basa su una sceneggiatura cinematografica e partendo da essa sviluppa tutto il lavoro di ripresa, post-produzione e finalizzazione, mentre il videomaker opera in contesti che richiedono soprattutto capacità di improvvisazione, velocità creativa e di ripresa. Il film-maker, generalmente, gira cortometraggi, documentari, filmati aziendali o meglio conosciuti come video di brand identity, pubblicità.
Che sia un videomaker o un film-maker professionista o un appassionato amatoriale, la persona incaricata di realizzare il prodotto audiovisivo deve seguire determinati step affinché il risultato finale sia (quasi) identico a come se lo è immaginato nella sua testa.
Detto questo, partiamo!


1 – ORGANIZZARE. È di fondamentale importanza organizzare effettivamente tutto quanto (e intendo davvero tutto quanto) il workflow prima delle riprese… e non parlo solo ed esclusivamente di sceneggiatura, storyboard o di un soggetto ma di un effettivo piano di produzione! Avere tutto programmato ci darà un senso pratico di quello che ancora dovremo realizzare o che avremo già prodotto. In parole povere, ci farà risparmiare un sacco di tempo sul set. Una cosa da fare è quella di segnarsi (e quindi, a monte, sapere) quanto tempo effettivo porterà via una determinata scena da girare, che può essere la spiegazione di un’azione di gioco o anche un contributo video per un dettaglio preciso di un componente del gioco al quale stiamo realizzando il tutorial. A cascata, tutto questo servirà anche per fare uno scheduling sulle tempistiche per gli attori o le persone incaricate di parlare davanti alla camera, le comparse (se stiamo girando un videoclip musicale o un cortometraggio) e alle altre persone coinvolte attivamente nel video che stiamo realizzando.

2 – SFRUTTARE LE LOCATIONS. Quando si girano video in low budget spesso il problema più grosso sono le locations perché, appunto, non si ha abbastanza budget per averne svariate a disposizione. Qui ci vengono in soccorso la nostra creatività e il nostro ingegno. Una cosa furba da fare è di utilizzare più angoli della stessa location in modo da avere più varietà poi per le inquadrature, quindi: + angoli d’inquadratura = + riprese da realizzare = in post produzione non dovrò diventare matto per i pochi take di ripresa da utilizzare. Già tre punti differenti della stessa location renderanno il prodotto finale variegato ed interessante: ricordate che a volte, anche un muro può fare la differenza se utilizzato al meglio.
Nello specifico, se dobbiamo realizzare un tutorial è cosa buona e giusta prevedere almeno tre inquadrature (una stretta o primo piano, una larga o piano americano e una dall’alto per la plancia di gioco).

Una buona ripresa rovinata da pessimi soggetti


3 – TAGLI, TAGLI E ANCORA TAGLI. No, tranquilli! Non è un istigamento a far del male a qualcuno, bensì un buon consiglio pratico per quando dovremo montare il nostro video. Avere più varietà con le inquadrature ci darà più dinamicità e quindi renderà più interessante il prodotto finale. Se andremo a fare più tagli della stessa inquadratura avremo molto più materiale da utilizzare in montaggio. Un esempio classico è avere un’inquadratura larga, una media e una stretta. Meglio avere più materiale in montaggio che poi non utilizzeremo piuttosto che essere risicati all’osso con le scene da poter utilizzare!

4 – ATTENZIONE ALLA STABILIZZAZIONE DEL VIDEO. Spesso mi è capitato di sentire la famosa frase: “la ripresa è ballerina…tanto poi la sistemiamo (o la sistemano) in post produzione” (e ammetto che quando ero alle prime armi anche io l’ho detta! Vuoi per mancanza di tempo, vuoi per pigrizia ma, ahimé, l’ho detta!). La stabilizzazione digitale del software non fa miracoli e quando viene utilizzata (per giunta male) si nota tantissimo, perchè va a creare quell’effetto “budino gelatinoso” bruttissimo. Per ovviare a questo problema ci vengono in soccorso i treppiedi, i rig a spalla (comunemente detti spallacci); se siamo alle prime armi è consigliabile almeno un treppiede stabile per iniziare, poi una volta che abbiamo preso dimestichezza con l’attrezzatura possiamo andare per step successivi e fare degli upgrade. Se siamo invece dei pro, o dei semi-pro, possiamo anche utilizzare degli stabilizzatori elettronici come il Ronin-M e/o Ronin-S della nota azienda DJI (cito questi, più famosi, ma ce ne sono altri simili molto validi). In sintesi, meglio perdere qualche minuto in più sul set per allestire/montare un rig o calibrare uno stabilizzatore che ritrovarsi poi con delle riprese inutilizzabili! Qualora non dovessimo avere a disposizione rig a spalla o stabilizzatori elettronici potremo sfruttare il classico treppiede e posizionarlo con le gambe sulle nostre spalle, in modo che la ripresa sia più stabile rispetto all’averla traballante perché fatta a mano libera.

Per i meno avvezzi alla terminologia tecnica: LUT è l’acronimo di Look Up Table, una tabella, un preset che prende i colori di una immagine , di un filmato, e li corregge secondo determinati parametri nello schema della LUT stessa.

5 – OCCHIO ALLA COLOR CORRECTION E AL GRADING! Per alcuni la color correction può essere un incubo, per altri la salvezza finale! Parlando di professionisti, il mestiere del colorist è molto certosino e di precisione: in sostanza deve “dipingere” il montaggio finale quindi deve avere occhio, gusto e creatività. Ovviamente non siamo tutti dei colorist provetti, ma abbiamo tutti degli occhi, quindi stiamo attenti a non fare troppi danni perché se enfatizziamo troppo la nostra color, applicando LUT su LUT ci ritroveremo con un pastrocchio di colori senza senso e quindi un’immagine denaturata e alterata.

Piuttosto che andare ad agire e stravolgere la nostra ripresa, è cosa buona e giusta realizzare ed impostare una buona fotografia sul set durante le riprese, in modo che poi sul software di montaggio possiamo andare a fare quelle micro regolazioni che ci andranno ad enfatizzare in modo sensato e logico tutto il nostro montaggio finale.
Tornando sempre al nostro esempio pratico, se dobbiamo far risaltare al meglio la nostra plancia di gioco, i componenti o delle particolari colorazioni, la cosa migliore da fare è bilanciare al meglio il bianco delle nostre riprese, saturare leggermente in modo da “accendere” i colori e infine aggiustare la luminosità delle singole clip in modo che siano omogenee tra di loro.

In conclusione:
Ogni film-maker, videomaker, ogni persona comune che vuole realizzare un video è incappato in questi errori, è normale e umano. La cosa bella, però, è trarne spunto da questi errori per migliorarsi ogni volta e acquisire esperienza per arrivare ad un livello di soddisfazione personale… si fa presto a sbagliare, è vero, ma è ancora vero che si fa presto anche a migliorare sempre di più nel tempo!
Un consiglio spassionato finale: sperimentate sempre! Guardate banalmente anche gli altri canali che fanno divulgazione ludica, tutorial, gameplay, segnatevi quelle cose che vi piacciono e che vorreste avere anche voi nel vostro video. Documentatevi molto su ogni dettaglio di quello che volete realizzare, è sempre il dettaglio che fa la differenza.
Vi saluto con una massima di un regista che apprezzo tantissimo e che dice:

Se può essere scritto, o pensato, può essere filmato.” – Stanley Kubrick